Dolore cervicale, l'osteopatia può aiutare? quali rimedi?
Che cos’è il dolore cervicale? Scropiamolo insieme per capire come superarlo!
La dizione di dolore cervicale viene usata nel gergo comune. Da un punto di vista medico si parla di cervicalgia. A Tale patologia vengono attribuiti un insieme di segni e sintomi, questi ultimi riferiti dal paziente come dolori che si manifestano nella regione del rachide denominata tratto cervicale (collo). Talvolta il dolore cervicale viene riferito come un disturbo particolarmente invalidante dal paziente, che di conseguenza è alla continua ricerca di rimedi per tale dolore cervicale.
Come è fatto il "tratto" cervicale?
E' la porzione superiore del rachide (colonna vertebrale), è composta da sette vertebre (le vertebre cervicali) numerate in base al livello che occupano. E’ possibile distinguere un tratto cervicale “alto” costituito dalle prime due vertebre, e un tratto cervicale “basso”. Tra le vertebre in questione si interpone un “disco” articolare costituito a sua volta da una parte esterna (anulus fibroso) e da una parte interna (nucleo poloposo). Si può riassumere dicendo che da un punto di vista globale, il tratto cervicale gode di grande libertà di movimento grazie ad un particolare dispositivo articolare dato (prevalentemente) dalle prime due vertebre che lo costituiscono (atlante ed epistrofeo).
E' a causa di queste vertebre che soffro di dolore cervicale ?
Non necessariamente. Le cause di dolore cervicale (e quindi i corrispettivi rimedi) possono essere dovuti anche ad altre strutture che nell'insieme costituiscono la "regione" del collo, quali ad esempio, muscoli e legamenti. I dolori cervicali e i corrispettivi rimedi trovano ragion d’essere sulla base anatomo-fisiologica che caratterizza questa regione. Ne va ricercata, previa un attenta analisi, la causa e sulla scorta di questa è possibile optare per i rimedi al dolore cervicale più opportuno.
Come inizia?
Il dolore cervicale può avere un inizio subdolo, instaurandosi gradualmente o un inizio improvviso. Talvolta può essere secondario a traumi (come nel caso del famoso “colpo di frusta”. Non c’è dunque un modo “usuale” di inizio di dolore cervicale.
Quali sono le cause che portano a soffrire di dolore cervicale?
Le cause come precedentemente accennato possono essere varie, si va dal cosi detto colpo di frusta (origine traumatica quindi) a patologie più o meno importanti della regione cervicale stessa ,tra le quali ricordiamo p.es. osteoporosi, fratture, artrosi. Non è tuttavia sempre a causa di patologia mediche conclamate che si soffre di dolore cervicale. Anche cause di tipo disfunzionali articolari possono essere implicate nelle sindromi dolorose cervicali, motivo per cui i corrispettivi rimedi possono essere svariati.
Chi soffre di dolore cervicale deve necessariamente avere una patologia importante di base quindi?
No, non necessariamente. Anche stati mio-tensivi, sia di carattere acuto che cronico, possono essere il primum movens di una cervicalgia. Il tratto cervicale gode di un importante corredo muscolare che lo collega sia ai cingoli scapolari, sia al cranio. Tale corredo muscolare è costantemente impegnato in quelle che sono le normali attività di vita quotidiana. La lettura, il lavoro manuale, “l’attenzione” visiva, la masticazione, la respirazione, lo sport in genere solo per fare qualche esempio, sono tutte attività di routine che tuttavia “impegnano” i muscoli del tratto cervicale.
E se il mio dolore cervicale è secondario a patologia artrosica? Cosa significa?
Significa che c’è un artrosi primaria che compromette la perfetta fisiologia articolare del tratto cervicale. La patologia artrosica può essere definita come una malattia degenerativa cronica delle articolazioni caratterizzata da una progressiva degenerazione delle cartilagini articolari e delle ossa che costituiscono l’articolazione colpita. È una condizione molto frequente. E’ caratterizzata da impotenza funzionale del collo e da forte dolore. Crisi dolorose ma solitamente transitorie (torcicollo), di cervicoartrosi possono essere talvolta evocate da microtraumi diretti o indiretti della colonna cervicale come per esempio una posizione assunta durante il sonno, esposizione al freddo ecc..Di frequente il paziente con dolore cervicale secondario ad artrosi è alla ricerca di un rimedio appropriato.
E se ho un ernia e/o protrusione discale?
Le protusioni o erniazioni discali possono essere senza ombra di dubbio cause di dolore cervicale. In questo caso i rimedi al dolore cervicale vanno valutati con estrema cautela. Va ricordato che una erniazione del disco a tale livello oltre che dare dolore cervicale può compromettere in modo significativo la funzionalità del midollo spinale.
Cosa comporta una ernia del disco cervicale?
E’ una problematica che non va affatto nè sottovalutata né trascurata. In questo caso si avrà in linea di massima una sintomatologia di tipo nevralgico, per compressione , infiammazione o altro delle radici dei nervi spinali che originano nel tratto cervicale del midollo spinale o del midollo spinale stesso. Nei casi estremi si può andare incontro a tetra paresi.
Quindi ci si può operare di ernia cervicale?
E' possibile solo se vì è l'indicazione. Non tutti i pazienti che presentano un protrusione discale vengono sottoposti ad interventi invasivi chiaramente. Solitamente quando vi si presentano segni e sintomi che vanno ben oltre al dolore cervicale è il neurochirurgo che valuta l’indicazione chirurgica.
Diteci qualcosa in più sul dolore cervicale muscolo-tensivo.
Come già accennato precedentemente, il rachide cervicale vanta un massiccio corredo muscolare che lo sostiene, prerequisito indispensabile per mantenere il capo in asse con il tronco. Sono inoltre presenti a questo livello una serie di muscoli respiratori accessori, (cosi detti in quanto giocano un ruolo secondario nella dinamica respiratorio rispetto al muscolo diaframma) che spesso possono concorrere alle cosi dette cervicalgie muscolo-tensive. L’eccessiva tensione, sia dei muscoli per cosi dire “posturali”, che dei muscoli per cosi dire “ respiratori” può essere la causa del dolore cervicale oltre che di un importante limitazione funzionale.
Che cos’è una limitazione funzionale?
Per limitazione funzionale, da un punto di vista clinico/pratico si intende una mobilità “ridotta” della porzione articolare presa in esame. Chiaramente non tutti i pazienti che soffrono di dolore cervicale debbono necessariamente avere una limitazione funzionale articolare, anche se questa è una condizione frequente.
Come mai tale muscolatura si “contrae”?
Le cause sono molteplici. Si va dagli atteggiamenti posturali “poco ergonomici” (lavoro al computer ad esempio), a disfunzioni occlusali, ad eccessivi sforzi e/o sovraccarico anche da parte di alcuni muscoli degli arti superiore. Anche particolari stati di stress possono essere all’origine di cervicalgie muscolo tensiva; La muscolatura del complesso cervico-occlusale è una dei bersagli preferenziali delle problematiche legale allo stress.
Una eccessiva tensione muscolare può portare, oltre che a dolore cervicale, anche a cefalea?
Si può. Sono le cosi dette cefalee muscolo-tensive. In questi casi il paziente trova sollievo/rimedio per il dolore cervicale e/o cefalea muscolo tensiva in tutte quelle manovre/tecniche e quant’altro che in un modo o nell’altro sono idonee a diminuire la tensione muscolare del distretto interessato causa della problematica.
Mi hanno detto che ho una “rettilinizzazione del rachide cervicale”, che significa?
Significa che il tratto cervicale non presenta una fisiologica lordosi (curvatura a concavità posteriore del rachide cervicale sul piano sagittale) ma bensì quel tratto di colonna è “diritto”. E’ bene ricordare che la colonna cervicale, così come tutto il rachide presenta una serie di “curve” fisiologiche evidenziabili sul piano sagittale (di lato al paziente). Preciso per in “non addetti ai lavori” che queste nulla hanno a che vedere con le curve di tipo scoliotico, essendo queste ultime presenti su un piano frontale.
La rettilinizzazione del rachide cervicale può essere la causa del mio dolore cervicale?
Un tratto cervicale rettilinizzato è sicuramente una porzione di rachide che non possiede una biomeccanica ottimale. Nella fattispecie i dischi e le faccette articolari sono maggiormente sollecitate anche se si trovano in condizioni di riposo.
Può diventare cronico il dolore cervicale?
Non necessariamente. Molto dipende in primis dalla presenza di eventuali cause organiche. In secundis dalla abitudini di vita e da quello che si fa per mantenere elastica e tonica la muscolatura con una corretta e non improvvisata ginnastica. I rimedi per i dolori cervicali vanno sempre ricercati anche in caso di problematiche croniche, e questo non perché necessariamente si troverà la completa risoluzione del problema, ma di sicuro se si individua il rimedio al dolore cervicale più appropriato si migliorerà di molto la qualità della vita.
Quindi può passarmi il mio dolore cervicale?
Si certo. Tutto chiaramente, come dicevamo, è in relazione ai fattori che ne hanno causato la comparsa, dalla tempestività delle cure, e dalle abitudini di vita.
L'osteopatia può aiutarmi?
Come si svolge la visita del tratto cervicale?
Per la cervicalgia cosi come accade di solito per tutte le altre problematiche, viene solitamente eseguita precedentemente alla "visita" vera e propria, una raccolta dati (anamnesi) che consiste in una sorta di "interrogatorio" al paziente. In linea di massima la visita comincia in decubito eretto, per valutare gli appoggi e le curve del rachide (cervicale, dorsale, lombare, sacrale) ed eventuali alterazioni dello stesso (scoliosi,ipercifosi ecc ). Chiaramente vengono effettuate valutazioni in relazione al caso che si presenta, quindi talvolta la valutazione può variare da soggetto a soggetto. L'esame neurologico è di prassi e si basa su alcuni test utili per mostrare una eventuale compromissione delle redici nervosi, una neuropatia periferica, o una disfunzione del midollo spinale. Viene poi valutato il tratto rachideo in esame, sia con movimenti passivi che con movimenti attivi. Delle volte vengono effettuati test così detti di “evocazione del dolore”, che risultano essere particolarmente indicativi.
Per un problema di dolore cervicale verrò valutato dalla testa ai piedi?
Si certo, l’approccio è globale e non solo distrettuale. Il paziente viene sempre valutato oltre che nella zona di sofferenza anche nella sua globalità. Questo perché in qualche circostanza la “causa” del dolore e quindi i corrispettivi rimedi possono trovarsi “a distanza” rispetto al tratto cervicale preso in esame.
Sono utili indagini di diagnostica per immagini (tc, rm, rx)?
Li dove di necessità risultano fondamentali. Altresì importante un quadro di imaging antecedente all’attuale dolore cervicale. Tali indagini vengono effettuate solitamente oltre che per evidenziare la situazioni morfologica generale, anche per valutare lo stato delle ossa che compongono il tratto cervicale, i dischi, le faccette articolari, il midollo spinale con le sue radici ecc ecc.
Sono pericolose le “manipolazioni osteopatiche” ?
Premesso che ogni tipo di tecnica/manovra/mobilizzazione/manipolazione osteopatica, se effettuate da personale non qualificato possono arrecare danni molto gravi al soggetto che le riceve essendo la regione cervicale una zona “particolarmente delicata”. E’ fondamentale la padronanza di un ottima tecnica, nonché l’esecuzione da parte di personale altamente specializzato e qualificato.
Ho sentito dire che le ernie cervicali possono "rientrare" con le manipolazioni osteopatiche, è vero?
Assolutamente no. Mai fidarsi di chi fa affermazioni simili. Le erniazioni del disco sono caratterizzata dalla fuoriuscita del nucleo polposo dalla sua sede, tramite una fessurazione dell’anulus fibroso. I trattamenti osteopatici hanno successo perché agiscono su quella che è la disponibilità adattativa globale, sulla mobilità articolare distrettuale, sul drenaggio vascolare della zona, favorendo tra l’altro il riassorbimento dell’edema infiammatorio che talvolta è concausa di dolore cervicale.
Nel momento in cui mi sottopongo a un trattamento osteopatico mi verranno effettuate manipolazioni osteopatiche cervicali?
Non necessariamente. Non deve essere presente nessuna controindicazione all’applicazione di tecniche strutturali dirette. Ad esempio nelle cervicobrachialgie secondarie ad ernia del disco quasi mai viene applicata una tecnica strutturale diretta su una vertebra cervicale. Nella somministrazione del trattamento verrà valutata la corretta micro mobilità presente nei distretti articolari che costituiscono il rachide cervicale e in tutti quei distretti che necessitano di essere ispezionati. Verrà valutata l’ergonomia totale della persona con una attenta e metodica indagine posturale. Verranno valutate le competenze a la necessità del trattamento osteopatico ivi comprese le tecniche più adatte alla vostra cervicalgia.
Cosa altro può fare l’osteopata nel dolore cervicale oltre che le classiche manipolazioni osteopatiche?
I rimedi al dolore cervicale così come il bagagliaio di tecniche è molto vasto, si va dalle tecniche dirette alle indirette, dalle tecniche strutturali alle tecniche fasciali, tutte altrettanto valide. Viene sempre scelta la tecnica più adatta al paziente e alle sue condizioni cliniche. Nessun Osteopata qualificato adopererà mai tecniche controindicate o potenzialmente pericolose per la condizione clinica attuale del paziente.
L’osteopatia e le manipolazioni articolari sono utili per il dolore cervicale?
Si certo, l’osteopatia può aiutare. Il trattamento osteopatico è risultato utile nel dolore cervicale di tipo cronico.